Durante i controlli di routine degli uomini della questura di Roma, la scorsa notte sono stati tre i fermi e una persona denunciata a piede libero. Il primo fermo, effettuato alla Romanina, nasce da una intuizione di un agente del Reparto Volanti. Il poliziotto, libero dal servizio, percorrendo via Appia a bordo della propria autovettura, ha notato due persone procedere nel traffico con un’auto di grossa cilindrata, effettuando manovre pericolose. Dopo aver controllato con il comando ha scoperto che l'auto era stata rubata. Il poliziotto ha continuato a seguire l’auto con i due a bordo, fin quando non si sono fermati. Dopo aver segnalato alla Sala Operativa della Questura quanto stava accadendo, l’agente è salito sul terrazzo di uno stabile per poter controllare meglio, dall’alto, la situazione. Dopo pochi istanti è giunta una pattuglia del Commissariato Romanina ma i due, di ritorno, vedendo da lontano l’arrivo degli agenti, sono fuggiti.
La manovra non è però sfuggita al collega che, dall’alto, ha visto le persone dileguarsi e ne ha segnalato la direzione alla pattuglia in strada che, poco lontano, è riuscita a bloccare l'uomo un 28enne albanese. Da un controllo effettuato nell’auto è stata rinvenuta una pistola Beretta cal. 22 con matricola abrasa con due proiettili ed un bossolo esploso. Le successive indagini effettuate dalla Polizia Scientifica dovranno pertanto stabilire l’eventuale uso dell’arma. A bordo dell’auto è stata rinvenuta inoltre numerosa refurtiva.
L’uomo, dai successivi accertamenti effettuati, è risultato avere numerosi alias nonché precedenti di polizia per reati contro la persona ed il patrimonio, tra i quali anche associazione per delinquere finalizzata alla prostituzione. L’uomo, al termine, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per ricettazione e detenzione illegale di armi comuni da sparo clandestine e relativo munizionamento.
Nella zona del Viminale sono stati 3 invece gli arresti effettuati dagli uomini del Commissariato di zona un albanese di 33 e due donne romene di 28 e 25 anni che dovranno rispondere di detenzione abusiva di arma comune da sparo e ricettazione della stessa nonché di traffico di sostanza stupefacente. questa volta però non si tratta di un colpo di fortuna o intuito da parte di un agente, ma in questo caso sono frutto di un’attività di indagine protrattasi per qualche tempo ad opera dei poliziotti del Commissariato Viminale che, avendo riscontrato un andirivieni di tossicodipendenti in una traversa di via Casilina, hanno voluto approfondire le indagini. In breve, pur con non poche difficoltà, dovute alla scaltrezza dell’uomo, sono riusciti ad individuare con esattezza l’abitazione adibita a base dello spaccio e gli occupanti.
Poi, nel corso di una perquisizione domiciliare effettuata nella giornata di ieri, hanno rinvenuto 7 involucri contenenti oltre 8 kg di marijuana, bilancino di precisione ed una cospicua somma di danaro possibile provento dell’attività di spaccio, oltre ad una pistola Beretta cal. 9 x 19, simile all’arma in dotazione alle Forze dell’Ordine. Per i tre, pertanto, sono scattate le manette.
