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Tor di Mezzavia: i pini di via Zagarise sono pericolosi? “Tagliateli”

Il Dipartimento Tutela Ambientale del Comune risponde al CdQ che segnalava pini pericolosi su una strada privata ma di frequente passaggio: “Se ne devono occupare i privati”. Al limite “possono anche eliminarli”

Il Comitato di Quartiere di Tor di Mezzavia scrive al Dipartimento Tutela Ambientale e del Verde – Protezione Civile di Roma Capitale, per segnalare la pericolosità di alcuni pini le cui radici hanno divelto l’asfalto e compromesso la rete fognaria. Ma che soprattutto rischiano di cadere sui malcapitati passanti.

UNA STRADA PRIVATA MOLTO TRANSITATA - “Si segnala la situazione di grave pericolo per la pubblica incolumità – esordisce nella lettera Antonio Rainone, Presidente del CdQ – derivante dalle pessime condizioni del fondo stradale di vai Zagarise, strada privata realizzata più di 40 anni fa, da sempre aperta al pubblico di persone e veicoli”. La strada in questione, leggiamo ancora nella segnalazione “svolge una funzione di collegamento tra il ‘vecchio’ insediamento di Giardini di Tor di Mezzavia e il contiguo nuovo complesso residenziale del P.d.Z. Anagnina 2. Inoltre è anche la via di accesso alla locale Chiesa parrocchiale di San Ferdinando Re e pertanto utilizzata obbligatoriamente dai residenti nel quartiere per raggiungere la Chiesa ed i locali dell’oratorio parrocchiale con le annesse strutture di aggregazione sociale”.

RISCHIO INCOLUMITA' - Una strada importante e molto frequentata, che presenta dei problemi. “Le numerosissime gibbosità di grandi dimensioni prodotte dalle radici affioranti di pini marittimi di grandi dimensioni” sono state causa di cadute e ferimenti. “Tali gibbosità. In taluni casi di 15-20 centimetri, hanno provocato la rottura del manto bituminoso in più tratti”. Ed ancora “sollevando i pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, hanno compromesso la funzionalità della rete fognaria”. Ma come se non bastasse, la crescita ultradecennale delle piante “ormai raggiunta un’altezza di almeno venti metri, ha fatto sì che si sviluppasse una chioma molto ampia, mentre in molti casi il fusto è cresciuto notevolmente inclinato rispetto all’asse verticale al piano stradale”. La qual cosa fa temere 2-il rischio di caduta a terra di grossi rami o peggio degli alberi stessi”.

CI PENSINO I PRIVATI - Per tutte le ragioni esposte il Presidente del CdQ ha chiesto d’esser ricevuto per conoscere quali interventi il Comune intendesse prendere, “per eliminare il rischio di infortuni alle persone e danni alle cose”. Quali interventi dunque ha in serbo il Dipartimento Tutela  Ambientale di Roma Capitale? Facile. Nessuno. “Si comunica – rispondono i dirigenti del citato ufficio – che via Zagarise è una strada privata aperta al pubblico transito dove sono presenti ai lati alberi di Pinus Pirea che non fanno parte del patrimonio comunale, ma risultano di proprietà dei frontisti. Tutti i problemi lamentati dal Presidente del CdQ dovranno quindi essere risolti dai proprietari delle piante – risponde il Dipartimento di Roma Capitale – che devono occuparsi della loro manutenzione e sorveglianza”. La conclusione, poi, è piuttosto tranchant. “Non essendo l’area sottoposta a vincoli paesaggistici da PTPR, i proprietari possono decidere in autonomia l’eventuale eliminazione delle piante esistenti”.

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