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Romanina: in Campidoglio si discute di una nuova sede per il Commissariato

In Consiglio Comunale arriva la richiesta di una nuova sede per il Commissariato Romanina, in assenza del quale sarà più difficile "permettere un miglioramento del servizio a favore del cittadino"

L’Aula Giulio Cesare dovrà confrontarsi su un tema delicato,  in materia di pubblica sicurezza. Il Consigliere Mino Dinoi, eletto nella Lista Marchini ed ora Capogruppo del Movimento Cantiere Italia, ha presentato una mozione con la quale si chiede “un’eventuale nuova ricollocazione del Commissariato, quanto più possibile nel medesimo ambito territoriale”.

L'ACCORPAMENTO - Quello che il Consigliere chiede è di considerare gli effetti  del “Progetto di razionalizzazione delle risorse e dei presidi della Polizia di Stato sul territorio, avviato dal Ministero dell’interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza - in virtù del quale - è previsto per la Questura di Roma l’accorpamento di alcuni commissariati, con riduzione delle sedi,  ed il Commissariato “Romanina”  rientra tra quelli con conseguente aumento dell’organico e potenziamento dei mezzi”.

POSSIBILI CONSEGUENZE -  Tuttavia, il Consigliere  capitolino  fa notare come  già attualmente “il Commissariato svolge la sua importante funzione in locali non idonei, sia dal punto di vista funzionale che di rappresentanza”. Ne consegue che “l’aumento della struttura del Commissariato “Romanina”, senza implementazione dell’attuale sede, comporterà un ulteriore sicuro disagio per gli addetti , oltre che non permettere un miglioramento del servizio a favore del cittadino”.

COME FARE PER LA NUOVA SEDE - L’importanza di un Commissariato di polizia in un quartiere estremamente popoloso e sul quale è previsto un incremento demografico, è evidente. Lo è anche in ragione “di un importante problema di sicurezza e per la presenza radicata della malavita”, come si legge nella mozione.  Da queste premesse, deriva la richiesta che il Consigliere Mino Dinoi ha espresso nella mozione. Al Sindaco e all’Assessore competente si chiede di attivarsi, “prima dell’effettivo accorpamento, per studiare di concerto con gli uffici ministeriali, un’eventuale  ricollocazione del Commissariato, quanto più possibile nel medesimo ambito territoriale anche utilizzando, tramite lo strumento del comodato d’uso gratuito, immobili esistenti di proprietà capitolina". In alterna tiva Dinoi propone di prendeer in considerazione “strutture pubbliche da realizzare da parte di privati nell’ambito di interventi a scomputo di oneri concessori - purchè - abbiano le necessarie caratteristiche per supportare le attività presenti e future del Commissariato in questione”.

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