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Romanina: “Non chiudete il nido Melodilla”

La scuola della Romanina, sarà chiusa nel mese di Luglio ed i suoi bambini saranno trasferiti. I genitori protestano: "Per non traumatizzare i bimbi a settembre facciamo l'inserimento, adesso è possibile spostarli in altre scuole?"

Alla Romanina, in via Sante Vandi c’è una struttura scolastica che i residenti difendono gelosamente: l’asilo nido Melodilla. La scuola però, nel mese di luglio resterà chiusa. La scelta, operata da Roma Capitale al fine di ottimizzare le strutture scolastiche cittadine, non è piaciuta ai genitori, le cui proteste sono state raccolte dall’Associazione Avvocato del Cittadino.

I GENITORI DEL MELODILLA - “Hanno lottato per rendere sicuri, funzionali ed esteticamente impeccabili gli ambienti. Per garantire ai loro figli funzionalità e gradevolezza. Ma ora, i genitori dei bimbi che frequentano l’asilo comunale Melodilla, nel quartiere Romanina – spiegano i referenti dell’Associazione Avvocato del Cittadino – non possono proprio accettare che, dopo tutti gli sforzi fatti, la scuola nel mese di luglio chiuda ed i piccoli vengano sparpagliati in altri istituti per la ‘ottimizzazione delle risorse’ stabilita dal Comune di Roma. Abbiamo raccolto l’appello dei ‘Genitori del Melodilla’, che oramai sono una vera e propria squadra. L’Associazione, ci spiegano, “è stata al loro fianco anche nelle precedenti battaglie per la regolarizzazione dell’edificio scolastico”.

I TRASFERIMENTI COATTI - La questione sostanziale, attiene ad un presunto choc emotivo che i piccoli alunni della Melodilla potrebbero subite a causa del trasferimento.“E’ inaccettabile che i nostri piccoli vengano sballottolati da un istituto all’altro, con altri compagni di classe, altre maestre ed ambienti di certo meno ampi, gradevoli e confortevoli di quelli per cui ci siamo tanto battuti - dicono le mamme dei piccoli che frequentano l’asilo - Per non traumatizzare i bimbi a settembre facciamo l’inserimento, mentre ora, possibile che sia naturale spostarli improvvisamente in altre scuole, in contesti completamente diversi?”.

LA RICHIESTA - Inoltre, e questo fenomeno lo abbiamo registrato anche in analoghe circostanze, i genitori che considerino inaccettabile che siano le istituzioni a decidere dove destinare i piccoli. “Non abbiamo possibilità di scelta: possibile che dobbiamo accettare di non poter decidere che scuola far frequentare ai nostri figli?” incalzano i genitori. “La protesta è bollente – spiega l'Avvocato del Cittadino – chiederemo a gran voce alle istituzioni di lasciare l’asilo aperto, conosciamo bene gli sforzi fatti dalle famiglie dei piccoli iscritti all’asilo per rendere la scuola confortevole ed ora diventa inaccettabile la destinazione in altri istituti e soprattutto l’improvviso cambiamento di compagni ed educatrici per bambini così piccoli”.

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