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Centro Anziani Romanina: la Comunità Territoriale decide di “andare a fondo”

Il Presidente della Comunità Territoriale del VII risponde alla replica del Vice Presidente del Consorzio Lucrezia Romana, in merito ai fondi utilizzati per ristrutturare il centro Anziani della Romanina

C’è un centro anziani a La Romanina, su cui registriamo un confronto serrato. Protagonisti della vicenda risultano essere il Consorzio Lucrezia Romana e la Comunità Territoriale del Municipio VII. Al primo viene contestato il fatto che,  i fondi stanziati per le opere scomputo dal Consorzio Lucrezia Romana, siano stati utilizzati per eseguire lavori in un altro quartiere: la Romanina. Il vicepresidente del Consorzio, il signor Luciano Paiella, ha però sottolineato come questa opzione sia resa possibile dalla legislazione vigente. La Comunità Territoriale, con la lettera che ci ha oggi inoltrato  e che riportiamo integralmente, ha risposto affermando di voler “andare a fondo alla questione”.


Spett. Roma Today,

non ero a conoscenza della risposta del Sig. Paiella datata 10 ottobre e riferentesi al vostro articolo del 22 settembre scorso perché altrimenti mi sarei premurato di commentarla, vista la ghiotta occasione offertami, così come mi accingo a fare.
Vado sinteticamente per punti:

1) il vicepresidente del Consorzio Lucrezia Romana Sig. Luciano Paiella lamenta il fatto che poiché i Municipi sono inadempienti allora, per fortuna (e che fortuna è stata finora per alcuni!!), ci sono i Consorzi Opere a Scomputo che utilizzano le proprie risorse sul territorio affinché " i lavori decisi dalla collettività" vengano eseguiti!
Ma di quale collettività parla il Sig. Paiella ? Da quale riunione carbonara (visto che nel quartiere nessuno ne è a conoscenza) è emersa la necessità che, con i soldi versati dai soci di Lucrezia Romana si dovesse fare un'opera fuori quadrante...e cioè a Romanina?
Ci fornisca il Sig. Paiella il verbale dove ciò è stato deciso e ci fornisca prova della regolare convocazione dei soci medesimi e, trattandosi di opere che devono essere finalizzate alla collettività del territorio di riferimento del Consorzio, del coinvolgimento della cittadinanza di Osteria del Curato e del relativo Comitato di Quartiere.

2) ci dica inoltre il Sig. Paiella come i soci controllano che "i soldi vegono spesi sul territorio". Tutti sappiamo bene che è più probabile trovare acqua su Marte che entrare in possesso di un bilancio di un Consorzio per Opere a Scomputo. E lo sanno bene tutti quei cittadini che negli anni hanno invano chiesto documentazione relativa ai progetti e alle decisioni prese dai Consorzi senza nessun, e dico nessun, coinvolgimento dei residenti. Come mai questa segretezza? Cosa c'è da nascondere?

3) il Sig. Paiella ci spieghi come si possa temerariamente affermare che le opere da noi contestate vengono realizzate con soldi provenienti da cittadini "residenti nella zona interessata".
Su quale mappa geografica la zona di Romanina è diventata sinonimo di Lucrezia Romana?

4) forse le due zone per il Sig.Paiella coincidono da quando lui, vicepresidente del Consorzio Lucrezia Romana, è diventato Presidente del Centro Anziani ...indovinate di dove?
Ma della Romanina... ovviamente! Proprio quel centro anziani sul quale sono stati stornati i soldi dei soci (che ci risulta siano ignari) del Consorzio di Lucrezia Romana.

5) a parte la "coincidenza" di cui sopra, come ci spiega il Sig. Paiella che l'appalto per le opere in questione, per un valore di euro 180.000, è stato dato alla società il cui titolare porta il suo stesso cognome?? Anche questa una "coincidenza" davvero strana...sulla quale stiamo andando a fondo.

6) e che dire della sfrontatezza di definire "servizi minimi per un quartiere" l'aver deciso autonomamente di effettuare, come vicepresidente del Consorzio Lucrezia Romana, dei lavori all'interno del Centro Anziani del quale il Sig. Paiella è Presidente? Ma non c'è forse all'orizzonte un piccolissimo conflitto di interessi?
Perché non chiediamo ai residenti di Lucrezia Romana - Osteria del Curato cosa ne pensano? Loro forse avrebbero idee ben diverse sul significato di servizi per il proprio quartiere.

Ai vostri lettori ogni ulteriore commento...ove ce ne fosse ancora bisogno!!

Noi come Comunità Territoriale, assieme ai Comitati di Quartiere interessati, andremo a fondo poiché non è più tollerabile questa assoluta mancanza di trasparenza nelle decisioni, con affidi diretti degli appalti (per di più a parenti ed affini) e con opere da realizzare molto discutibili.

Se questa è "la meritevole funzione" dei Consorzi di autorecupero allora crediamo che i cittadini ne possano fare tranquillamente a meno, anzi... ne vogliono fare a meno!

E' ora di dire basta!

Maurizio Battisti
Coordinatore della "Comunità Territoriale del VII Municipio

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