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Centro Anziani Parco di Romanina: il Consorzio Lucrezia Romana replica

Il Vicepresidente del Consorzio Lucrezia Romana ci scrive per replicare alle affermazioni di Maurizio Battisti, Presidente della Comunità territoriale del VII, pubblicate in un recente articolo

Il Vicepresidente dell'Associazione Consortile Lucrezia Romana, Luciano Paiella, ci ha scritto per chiedere di replicare all'articolo da noi pubblicato in data 22 settembre. Il tema è quello degli oneri concessori a scomputo e dei lavori nel Centro Anziani del Parco di Romanina. Riportiamo integralmente la lettera che ci è stata inviata per rispondere alle dichiarazioni di Maurizio Battisti, Presidente della Comunità territoriale del VII, riportate nell'articolo.

"In merito alla notizia apparsa su codesto quotidiano circa l’utilizzo degli oneri concessori a scomputo spesi nel Centro Anziani di Romanina, si fa presente quanto segue:
- la possibilità di scomputare direttamente gli oneri concessori, versati a fronte del ritiro del permesso a Costruire e in sanatoria (ex concessione in sanatoria), deriva dal’art. 39,comma 9 della Legge 724/94 (Condono Berlusconi) , regolati successivamente dal Comune di Roma con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 107 del 15 magio 195 e successive integrazioni ( Deliberazioni di Consiglio Comunale n. 25/205 e 53/209);

- detta possibilità, ha consentito ai cittadini di raggiungere un duplice scopo, quello di controllare che i propri soldi vengano spesi direttamente sul territorio, e, che i lavori decisi dalla collettività vengano effettivamente eseguiti. Precedentemente ciò non era possibile poiché gli oneri della cosiddetta Bucalosi L. 10/78 venivano introitati nelle casse centrali del Comune e spesi secondo logiche generali riguardanti tuto il territorio comunale, invece ora è nata la possibilità di localizzare sia le opere che le risorse.

Inoltre vista e considerata l’impossibilità/incapacità da parte dell’Amministrazione di spendere e realizzare le opere pubbliche necessarie alle Borgate, rimaste per decenni prive di ogni attenzione da parte della politica centrale, e al fine di riqualificare e recuperare are degradate, i consorzi di autorecupero hanno svolto una ben meritevole funzione di recupero della periferia romana grazie anche all’impegno ed alla professionalità del Dipartimento ex XVI° “Recupero delle
Periferie”.

In sostanza negli ultimi decenni il Municipio VI (ex X) non ha avuto un’idea di come realizzare opere nelle già tanto degradate e abbandonate periferie. A questo punto è utile porsi delle domande:
- sono tanto biasimabili le associazioni dei cittadini (Consorzi) che sostituendosi alla inesistente Amministrazione Capitolina centrale e periferica decidono dove spendere i propri soldi per la realizzazioni dei servizi minimi che un quartiere deve avere?. E soprattutto è accettabile che vengano pubblicate notizie prive di fondamento visto che i soldi necessari alle opere da Voi contestate provengono da Cittadini residenti nella zona interessata?

Associazione Consortile Lucrezia Romana Il Vicepresidente Luciano Paiella

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